Quaresima 2016 - Liberare la misericordia
Pubblicato il giorno 27/01/16 alle ore 00:25:21
“Misericordia” è una parola del cuore! Ci appartiene e rappresenta un’esperienza sorgiva. Di ogni persona che nasce si dice: «È venuta alla luce». Nei primi gesti di accoglienza di una nuova vita si riconoscono i tratti della misericordia: la vita è delicata e inerme e c’è tanta attenzione e cura nel proteggerla e custodirla. Questo amore la illumina e, a poco a poco, la fa diventare essa stessa luminosa. Per questo ci si sente rigenerati quando si riceve e si dona misericordia. Ogni “opera di misericordia” segna una nascita o una rigenerazione. Con grande insistenza papa Francesco enuncia: «Tutti, nessuno escluso». Il desiderio di misericordia è universale. È iniziata così l’avventura del Giubileo della Misericordia.
Nella nostra Chiesa di Padova il tempo inaugurale dell’Anno liturgico – l’Avvento – è stato connotato da questo motivo: APRIRE alla MISERICORDIA. L’apertura della Porta della Misericordia richiama questo dono che immette in un amore grande, come un essere generati, come un “venire alla luce”. Il sussidio coordinato dalla Caritas diocesana per il tempo d’Avvento ha sollecitato le comunità cristiane ad aprirsi al dono della misericordia nelle tre dimensioni della vita di ogni comunità cristiana: la Liturgia, l’Annuncio e la Carità.
Ed ecco il secondo sussidio – coordinato dall’Ufficio diocesano di Pastorale della Missione – pensato per il tempo liturgico della Quaresima. Qui siamo sollecitati a cogliere la spinta universale dell’esperienza della misericordia. Potremo dire evangelicamente: «In tutto il mondo… ad ogni creatura… sino alla fine dei tempi…». La Misericordia non può che essere “missionaria”...
Ed ecco allora il motivo proposto: LIBERARE la MISERICORDIA. La vita ecclesiale è un cammino in cui la Misericordia è liberata: con la Parola, con la Liturgia e i Sacramenti, con la Carità. Bella e promettente la fraternità tra Chiese che nel sussidio viene indicata e sollecitata come “stile missionario” per una Misericordia sempre più “liberata” e da “operare” passo dopo passo, di situazione in situazione, ciascuno con tutti...
Accogliamo, poi, l’invito formulato dal vescovo Claudio nella celebrazione di apertura della Porta della Misericordia: leggere e approfondire il Vangelo di Luca in tutti i luoghi della nostra vita – personalmente, in famiglia, nei gruppi, in comunità – con semplicità e senza complicarne la lettura: è il Vangelo della Misericordia!
Buon cammino nella Misericordia!
don Renato Marangoni
Vicario episcopale per la Pastorale
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