Auguri di Pasqua 2021

Pubblicato il giorno 28/03/21 alle ore 17:26:26

Passaggio, liberazione. E’ questo il significato della parola Pasqua, dall’aramaico Pascha. Una parola e una festa che accomuna cattolici, ebrei e ortodossi. E’ una occasione per pensare al senso del giorno che ci si appresta a celebrare.

Se, con gli ortodossi, i cattolici condividono la festa di Pasqua dal punto di vista teologico nella morte e Risurrezione di Cristo, nella religione ebraica, con la Pesach, si celebra l’esodo del popolo di Israele dall’Egitto. Si tratta in entrambi i casi della celebrazione di un passaggio, dalla morte alla vita . Un passaggio che profuma di liberazione, un movimento spirituale e fisico dalle tenebre alla luce.

Di essere liberati, continuamente, dalle schiavitù quotidiane che ciascuno sperimenta, il bisogno è grande. Pesah (letteralmente: passare oltre), è un evento chiave nella storia dell’Ebraismo: si tratta del primo evento collettivo in cui si è manifestata la presenza di Dio. Un evento che evidenzia come solo l’iniziativa divina consenta la realizzazione della felicità dell’uomo.

Allo stesso modo, per ogni cristiano, il sacrificio di Gesù è l’evento che porta la salvezza di ciascuno. Un fattore comune, quello dell’intervento di Dio nella storia, che rappresenta il cardine su cui costruire l’oggi e il domani dell’umanità.

Una speranza di liberazione, quella della Pasqua, che investe e tocca tutti. La pandemia subdola che investe il mondo, ci riempie di paura e incertezza, crea vuoti e grandi sofferenze in tante famiglie, ci precipita nell’incertezza e instabilità sociale, politica ed economica…

La Risurrezione di Gesù è la speranza concreta di un passaggio dalla morte e sofferenza alla vita serena e a progetti sostenibili, di un passaggio dalla solitudine alla relazione gioiosa e alla prossimità, di un arrivo ad una terra vivibile costruita sulla persona e non sul profitto, sull’ aiuto e sul dono più che sull’individualismo, dove chi è più fragile e incerto si sente accolto e aiutato…

Un compito è chiaro. Non dobbiamo aspettarci tutto miracolosamente da chissà chi… La libertà è un dono che va conquistato con fatica e a piccoli passi. E allora quotidianamente tutti dobbiamo batterci contro l’abbandono, concependo la propria vita come una mission. Tutti siamo fondamentali perché possiamo e dobbiamo essere i portatori della speranza della Pasqua, essere i ponti attraverso i quali quel “passare oltre” diviene possibile. Oltre l’abbandono, oltre il rifiuto, oltre le tenebre. Verso il calore di un abbraccio che accoglie per sempre, verso l’incontro che arricchisce, verso il rispetto, il dono, il servizio…

Un passaggio dalla morte alla vita, dalle tenebre alla luce: è possibile perché Gesù risorge ancora oggi. E’ la musica del Vangelo di Pasqua! Un ricordo particolare per quanti sono segnati dalla sofferenza, solitudine, paura… a tutti, dai piccoli agli anziani. Insieme verso uno stare nuovo con il Signore e tra di noi.

Da tutti noi sacerdoti e religiosi la nostra costante preghiera e i più cari auguri.

don Ezio, don Alessandro, don Edmond, P. Patsilver, Suor Marzia

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